Taci! Quanto nella nostra società siamo abituati a farlo? la poesia di Fëdor Tjutčev ci intima di tacere per ascoltare noi stessi. Ho imparato a tacere, ma soprattutto a far fare silenzio alla mia mente e a prestare ascolto, a dare spazio al mio sentire. Quello che sento e che provo è spesso sovrastato dal mio pensiero, da quello che immagino si dovrebbe credere, ipotizzare, ritenere. Invece, quando riesco ad andare oltre, a smettere di rimuginare e elaborare pensieri e idee, solo allora comprendo! Mi arriva in maniera forte e intensa quello che provo, cosa sento; arriva il sentimento o l’emozione! Il corpo ci parla, taciamo e impariamo a dargli ascolto, a trovare una dimensione in cui lui e la mente possano procedere insieme a braccetto oppure a camminare mano nella mano! Allora Silentium
Silentium
Taci, nasconditi ed occulta
i sogni e sentimenti;
che nel profondo dell’anima tua
sorgano e volgano a tramonto
silenti, come nella notte
gli astri; contemplali tu e taci.
Può palesarsi il cuore mai?
Un altro potrà mai capirti?
Intenderà di che tu vivi?
Pensiero espresso è già menzogna.
Torba diviene la sommossa
Fonte: tu ad essa bevi e taci.
Sappi in te stesso vivere soltanto.
Dentro te celi tutto un mondo
d’arcani, magici pensieri,
quali il fragore esterno introna,
quali il diurno raggio sperde:
ascolta il loro canto e taci!..
Молчи, скрывайся и так
И чувства и мечты свои –
Пускай в ду шевной глубине
Встают и заходят оне
Безмолвно, как звезды в ночи, –
Любуйся ими – и молчи.
Как сердцу высказать себя?
Другому как понять тебя?
Поймет ли он, чем ты живешь?
Мысль изреченная есть ложь.
Взрывая, возмутишь ключи, –
Питайся ими – и молчи! …
Лишь жить в себе самом умей –
Есть целый мир в душе твоей
Таинственно-волшебных дум;
Их оглушит наружный шум,
Дневные разгонят лучи, –
Внимай их пенью – и молчи! …