Nella società contemporanea la noia non è prevista; viene considerata in maniera negativa e si tenta in ogni modo di fuggirla. Tuttavia, come qualsiasi emozione, sentimento, sensazione e percezione, la sua esistenza ha un senso e un significato profondo. Tolstoj diceva che «annoiarsi significa desiderare». Infatti. solo attraversando e vivendo completamente la noia possiamo stupirci, desiderare, creare: senza quel momento la nostra fantasia muore. Per i bambini e i ragazzi di oggi non è contemplato un momento di noia e nel caso in cui lamentassero questo sentimento i genitori allarmati correrebbero immediatamente ai ripari. Già le loro esistenze sono piene di impegni e appuntamenti, prima ancora di cominciare la loro vita adulta vengono spesso trasportati e accompagnati a feste, palestre, piscine, corsi di qualsiasi genere e quando hanno un attimo di respiro si rinchiudono dentro i loro smartphone. Invece è fondamentale annoiarsi, rimanere nella nostra noia, nel tedio, in quell’insoddisfazione e scontentezza per emergere carichi di pensieri, idee e desideri da realizzare. La poesia di Ungaretti ci rassicura come ogni istante passerà e che osservare ciò che abbiamo intorno a noi è un modo per vivere la noia.
Noia
Anche questa notte passerà
Questa solitudine in giro
titubante ombra dei fili tranviari
sull’umido asfalto
Guardo le teste dei brumisti
nel mezzo sonno
tentennare