La mattina ha l’oro in bocca, recita un proverbio popolare. Nelle ultime mattine sono stata a casa con la febbre e nonostante tutto mi svegliavo di buon’ora. Durante le mattinate a letto, dolorante e priva di forze ho ascoltato degli audiolibri ed ho riscoperto la mia passione per Pavese. E’ proprio vero: “ogni giorno è un miracolo senza tempo” e accorgersene è emozionante e fondamentale per il proprio benessere.
Mattino
La finestra socchiusa contiene un volto
sopra il campo del mare. I capelli vaghi
accompagnano il tenero ritmo del mare.
Non ci sono ricordi su questo viso.
Solo un’ombra fuggevole, come di nube.
L’ombra è umida e dolce come la sabbia
di una cavità intatta, sotto il crepuscolo.
Non ci sono ricordi. Solo un sussurro
che è la voce del mare fatta ricordo.
Nel crepuscolo l’acqua molle dell’alba
che s’imbeve di luce, rischiara il viso.
Ogni giorno è un miracolo senza tempo,
sotto il sole: una luce salsa l’impregna
e un sapore di frutto marino vivo.
Non esiste ricordo su questo viso.
Non esiste parola che lo contenga
o accomuni alle cose passate. Ieri,
dalla breve finestra è svanito come
svanirà tra un istante, senza tristezza
né parole umane, sul campo del mare.