Durante una delle fasi della crescita i bambini attraversano il periodo della paura del buio. A mia nipote continuo a ripetere che la sua ombra è una parte del buio. Sin da piccola è stata affascinata dalla sua ombra riflessa sul pavimento e spesso le faccio notare che solo attraverso i giochi di luce e ombre si possono osservare molte delle cose del mondo. In questi ultimi giorni mi sono sentita spesso in bilico; forse il contrasto forte della luce delle giornate di un settembre al sud ancor più mi faceva avvertire il mio cuore pieno di ombre. Momenti oscuri, spesso non riuscivo a sapere cosa provassi; mi sentivo invasa da una miriade di emozioni contrastanti. E poi mi è capitato di ascoltare una canzone di Franco Battiato, L’ombra della luce. Come non rimanere colpita dalla frase “Perché le gioie del più profondo affetto o dei più lievi aneliti del cuore Sono solo l’ombra della luce“‘?
Difendimi dalle forze contrarie
La notte nel sonno quando non sono cosciente
Quando il mio percorso si fa incerto
E non abbandonarmi mai
Non mi abbandonare mai
Riportami nelle zone più alte
In uno dei tuoi regni di quiete
È tempo di lasciare questo ciclo di vite
E non abbandonarmi mai
Non mi abbandonare mai
Perché le gioie del più profondo affetto
O dei più lievi aneliti del cuore
Sono solo l’ombra della luce
Ricordami come sono infelice
Lontano dalle tue leggi
Come non sprecare il tempo che mi rimane
E non abbandonarmi mai
Non mi abbandonare mai
Perché la pace che ho sentito in certi monasteri
O la vibrante intesa di tutti i sensi in festa
Sono solo l’ombra della luce.