Cos’è la solitudine e quando ci si sente veramente soli? Siamo tutti diversi, quindi soli: un dato di realtà imprescindibile col quale bisogna fare i conti continuamente. Questo non toglie nulla al voler e poter condividere con l’altro la nostra esperienza e il nostro essere, ma non sempre veniamo accolti oppure compresi. La frustrazione può essere forte, ma questo è il prezzo della nostra unicità! La poesia di Rilke paragona la solitudine alla pioggia, al mare a immagini imponenti e meravigliose.
Solitudine
La solitudine è come la pioggia.
Si alza dal mare verso sera;
dalle pianure lontane, distanti,
sale verso il cielo a cui da sempre appartiene.
E proprio dal cielo ricade sulla città.
Piove quaggiù nelle ore crepuscolari,
allorché tutti i vicoli si volgono verso il mattino
e i corpi, che nulla hanno trovato,
delusi e affranti si lasciano l’un l’altro;
e persone che si odiano a vicenda
sono costrette a dormire insieme in un letto unico:
è allora che la solitudine scorre insieme ai fiumi.
Einsamkeit
Die Einsamkeit ist wie ein Regen.
Sie steigt vom Meer den Abenden entgegen;
von Ebenen, die fern sind und entlegen,
geht sie zum Himmel, der sie immer hat.
Und erst vom Himmel fällt sie auf die Stadt.
Regnet hernieder in den Zwitterstunden,
wenn sich nach Morgen wenden alle Gassen
und wenn die Leiber, welche nichts gefunden,
enttäuscht und traurig von einander lassen;
und wenn die Menschen, die einander hassen,
in einem Bett zusammen schlafen müssen:
dann geht die Einsamkeit mit den Flüssen…