Cuore e cielo ecco come si intitola una delle poesie di una delle raccolte di Giovanni Pascoli, Myricae. La fotografia che ho scattato qualche giorno fa di ritorno dal mare, e che ho messo come immagine del post, mi ha immediatamente riportato a questo titolo che di per se mi ispira sensazioni e emozioni fortissime. Sento che il mio cuore e l’universo sono un tutt’uno e soprattutto in questo momento brilla dentro di me una forte speranza che quello che accade possa finire per riuscire a connettermi sempre più con la bellezza della natura che mi circonda. Quest’agosto come d’abitudine sono tornata in Calabria, nella mia città d’origine, e ho nuovamente riscontrato il degrado e l’incuria di questo luogo che dovrebbe essere invece mantenuto splendente per permettere a tutta la sua bellezza di potersi esprimere. Mi rende triste questa veste di bruttezza che alberga intorno a me e non perdo la speranza che la situazione possa cambiare al meglio al più presto.
Cuore e cielo
Nel cuor dove ogni vision s’immilla,
e spazio al cielo ed alla terra avanza,
talor si spenge un desiderio, e brilla
una speranza:
come nel cielo, oceano profondo,
dove ascendendo il pensier nostro annega,
tramonta un’Alfa, e pullula dal fondo
cupo un’Omega.