Come se il mare separandosi, la poesia di Emily Dickinson a mio avviso è metafora perfetta di come nella vita siamo in continuo movimento di incontro con l’alterità, che è anche dentro di noi. Parafrasando le parole della poetessa direi che il presagio di infiniti mari non visitati corrisponde non all’eternità, ma all’alterità. L’altro, il costante specchio dentro il quale siamo costantemente costretti a osservarci, lo possiamo negare oppure comprendere e gradualmente accogliere. E come il mare possiamo far montare una tempesta interiore quando non riusciamo a comprendere profondamente quell’ Uno, nessuno e centomila che siamo.
Come se il mare separandosi
Come se il mare separandosi
svelasse un altro mare,
questo un altro, ed i tre
solo il presagio fossero
d’un infinito di mari
non visitati da riva −
il mare stesso al mare fosse riva−
questo è l’eternità.
As if the Sea should part
As if the Sea should part
And show a further Sea −
And that – a further – and the Three
But a Presumption be –
Of Periods of Seas –
Unvisited of Shores –
Themselves the Verge of Seas to be –
Eternity – is Those –