In un dato momento, a un certo punto bisogna allontanarsi dalla propria ombra; questo afferma Montale nella sua poesia. Non mi trovo in linea con questo pensiero: ho dovuto fare i conti con l’Ombra, concetto junghiano, e ho imparato ad amarla. La mia ombra mi ha aiutato moltissimo nel mio percorso di crescita, mi ha spesso permesso di svelare cosa si può nascondere nell’ombra, ma mi ha anche insegnato a distinguere la luce. dal buio Non rinuncio a niente di me e proseguo il mio cammino.
A questo punto
A questo punto smetti
dice l’ombra.
T’ho accompagnato in guerra e in pace e anche
nell’intermedio,
sono stata per te l’esaltazione e il tedio,
t’ho insufflato virtù che non possiedi,
vizi che non avevi. Se ora mi stacco
da te non avrai pena, sarai lieve
più delle foglie, mobile come il vento.
Devo alzare la maschera, io sono il tuo pensiero,
sono il tuo in-necessario, l’inutile tua scorza.
A questo punto smetti, strappati dal mio fiato
e cammina nel cielo come un razzo.
C’è ancora qualche lume all’orizzonte
e chi lo vede non è un pazzo, è solo
un uomo e tu intendevi di non esserlo
per amore di un’ombra. T’ho ingannato
ma ora ti dico a questo punto smetti.
Il tuo peggio e il tuo meglio non t’appartengono
e per quello che avrai puoi fare a meno
di un’ombra. A questo punto
guarda con i tuoi occhi e anche senz’occhi.