La stella di Ungaretti è una stella che acuisce la disperazione, invece io sono costantemente in cerca di una stella che mi indichi il cammino, che mi faccia luce nei momenti di ombra, che mi aiuti ad orientarmi quando perdo la bussola, in tutti i momenti di difficoltà che la vita mi chiama ad affrontare. Le stelle nell’immaginario collettivo hanno svolto da sempre la funzione di guida per chi decideva di affrontare un viaggio: il mio viaggio è la mia ricerca costante di crescere, migliorarmi, essere pronta a comprendere che tutto ha un senso, anche quando non lo trovo. Questa idea, questo pensiero, è ciò che mi ha permesso di cambiare rotta, di passare dal sopravvivere al vivere: quell’enorme differenza che prima neanche percepivo e che è stata la mia stella, la mia guida.
Stella
Stella, mia unica stella,
nella povertà della notte, sola,
per me, solo, rifulgi,
ma, per me, stella
che mai non finirai d’illuminare,
un tempo ti è concesso troppo breve,
mi elargisci una luce
che la disperazione in me
non fa che acuire.