Tutti abbiamo bisogno di un po’ di finesse. Così recitava uno spot di parecchi anni fa che non ho mai dimenticato! Nel lungo tragitto che mi porta tutti i giorni a scuola, insieme ad alcune colleghe, ci interroghiamo spesso su quanto accade in classe. Il nostro stupore maggiore consiste nel rilevare la poca finesse dei nostri alunni. Non so se nelle altre scuole accadano le medesime cose, ma la mancanza di quelle regole di base per una convivenza civile e rispettosa ci appaiono proprio incomprensibili. “Ma ti sembra normale?” Ecco la frase di apertura al racconto della giornata! La normalità non esiste e la verità nemmeno, come la poesia di Giorgio Caproni riporta egregiamente; questo mi è chiaro e lo comprendo. Anche se talvolta faccio fatica ad accoglierlo. Ciò non toglie i dubbi che spesso si insinuano nella mia mente: in questo nuovo medioevo che stiamo vivendo tutto è lecito e deve essere permesso? E ancora: dobbiamo esimerci dall’evidenziare quello che reputiamo scorretto in vista di una libertà di espressione che spesso passa per il calpestare l’altro, chiunque esso sia, compagno, insegnante, collega o semplice sconosciuto?
Finesse
Ogni verità
è nel suo contrario.
Questo,
e nient’altro, sa
la mia ottusità…