Cosa ci insegnano gli alberi? Nella poesia di Philip Larkin la rinascita alla quale simbolicamente ci richiamano avviene in primavera. Ma settembre rappresenta per molte persone la sensazione di ricominciare, di un nuovo inizio. Mai come in questo settembre ho sentito forte questo ricominciare, di nuovo e “daccapo ancora“. Negli alberi narrati in questa poesia a mio avviso manca tuttavia un elemento importante: le radici, Ecco allora come mi sento in questi giorni: quasi totalmente radicata!
Alberi
Sugli alberi spuntano le foglie
come qualcosa che sta per essere detto;
i germogli freschi si allentano e si distendono
in una verdezza simile al dolore
Forse quelli nascono di nuovo
mentre noi invecchiamo? No, muoiono anche loro.
Il trucco annuale di apparire nuovi
è scritto in fondo a venati anelli.
Eppure si dibattono, inquieti castelli
ancora grandi e folti a ogni maggio.
Morto è l’anno passato, sembrano dire,
e s’incomincia di nuovo e daccapo ancora.
The Trees
The trees are coming into leaf
Like something almost being said;
The recent buds relax and spread,
Their greenness is a kind of grief.
Is it that they are born again
And we grow old? No, they die too.
Their yearly trick of looking new
Is written down in rings of grain.
Yet still the unresting castles thresh
In fullgrown thickness every May.
Last year is dead, they seem to say,
Begin afresh, afresh, afresh.