Tra gli autori teatrali che mi piacciono e che seguo c’è Marco Paolini. Attraverso alcuni dei suoi spettacoli ho conosciuto un gruppo musicale, i Mercanti di Liquore. Tra i loro testi emerge uno di quelli che possono essere definiti poesie in musica, “Il viaggiatore“. Una canzone che mi fa pensare al viaggio che ciascuno di noi fa nel corso della propria esistenza. Un viaggio pieno di tutto: emozioni e attimi pericolosi, gioia e tempo, solitudine e amori lasciati. Ma soprattutto perché mi ricorda che scegliere è fondamentale. Credo che per me sarebbe bellissimo poter dire di aver scelto il mestiere di vento durante il corso della mia vita. Non so se è stato così o se mai lo farò, ma l’idea che ho del vento mi fa immaginare tutto. Il vento spazza via, ripulisce, sospinge, frena e fa fremere! Ma soprattutto sostiene il volo.
Il viaggio non è l’emozione
Di attimi pericolosi
Il viaggio è la gioia del tempo
Pericolo è stare rinchiusi.
Direzione casuale, non prevede sosta
Chi viaggia odia l’estate
L’estate appartiene al turista.
Il viaggiatore viaggia solo
E non lo fa per tornare contento
Lui viaggia perché di mestiere
Ha scelto il mestiere di vento.
Mischiare presente e ricordi
Le strade possibili fatte
Fu forse salsedine o neve
Fu forse ponente o levante.
L’amore lasciato sospeso
Qualcuno ne approfitterà
Ma questo riguarda il ritorno
Remota possibilità.
Il viaggiatore viaggia solo
E non lo fa per tornare contento
Lui viaggia perché di mestiere
Ha scelto il mestiere di.
Se impari la strada a memoria
Non troverai certo granchè
Se invece smarrisci la rotta
Il mondo è lì tutto per te.
Paese significa storia
E storia significa lingua
Impara la tua direzione
Da gente che non ti somiglia.
Il viaggiatore viaggia solo
E non lo fa per tornare contento
Lui viaggia perché di mestiere
Ha scelto il mestiere di vento.
Il viaggiatore viaggia solo
E non lo fa per tornare contento
Lui viaggia perché di mestiere
Ha scelto il mestiere di vento
Ha scelto il mestiere di vento