Dedico alle mie alunne, future donne e ai loro compagni di classe la bellissima poesia di Alda Merini. Per celebrare la giornata contro la violenza sulle donne, insieme alla docente di diritto e scienze delle finanze abbiamo assegnato un compito agli studenti: cercare uno spunto su questo argomento per poi discuterne insieme in classe. Ho voluto che si soffermassero a riflettere su questo tema a me così caro nell’augurio di lasciare un segno. Un segno che possa essere da stimolo per un mondo in cui ciascun individuo possa godere di tutti i diritti decantati nella carta dei diritti umani adottata dall’ONU nel lontano 10 dicembre 1948.
A tutte le donne
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.