Entrare in classe per me ha sostanzialmente significato adattarmi alla confusione, al bordello. Tempo fa da qualche parte ho letto che bordello ha a che fare con un salire a bordo, un bordo, un confine. Allora, posso affermare che a bordo della classe talvolta mi diverto e a volte naufrago, in mezzo a quella confusione di anime che la compongono. La poesia di Garcia Lorca recita che “ogni cosa è crocevia“, e forse a questo nuovo crocevia come dice Jung, “accettai il caos, e la notte seguente l’anima mia mi visitò“.
Confusione
Il mio cuore
è il tuo cuore?
Chi mi riflette pensieri?
Chi mi presta
questa passione
senza radici?
Perchè il mio abito cambia
colore?
Ogni cosa è crocevia!
Perchè vedi nella melma
tante stelle?
Fratello, sei tu o
o sono io?
E queste mani così fredde
sono di quello?
Mi vedo nei tramonti,
e un formicaio di gente
mi cammina nel cuore.
CONFUSIÓN (Suite de los Espejos)
Mi corazón
¿es tu corazón?
¿Quién me refleja pensamientos?
¿Quién me presta
esta pasión
sin raíces?
¿Por qué cambia mi traje
de colores?
¡Todo es encrucijada!
¿Por qué ves en el cielo
tanta estrella?
¿Hermano, eres tú
o soy yo?
¿Y estas manos tan frías
son de aquél?
Me veo por los ocasos,
y un hormiguero de gente
anda por mi corazón.