Un albero che si intreccia nelle braccia di un essere umano, ecco la meravigliosa immagine con la quale prende avvio una poesia di Ezra Pound. Da quando vivo tra le colline, immersa nella natura verdeggiante, gli alberi, i fiori, l’erba e i cespugli mi fanno un effetto completamente diverso rispetto al passato. Le mie immagini d’infanzia riguardano essenzialmente il mare, la spiaggia e il contrasto tra la terraferma e l’isola. Quando mi trovo di fronte al mare un’emozione fortissima mi coglie, quasi mi sento sopraffatta: la sensazione è immensa e profonda. Mi accorgo invece sempre più della pacatezza, della dolcezza e della tranquillità che il paesaggio collinare mi infonde. Il luogo in cui ho deciso di vivere è una zona piena di differenze di altitudini e il contrasto di questi piani che si intersecano mi riempie sempre di un’assoluta tenera meraviglia.
L’albero m’è penetrato nelle mani
L’albero m’è penetrato nelle mani,
La sua linfa m’è ascesa nelle braccia,
L’albero m’è cresciuto nel seno –
Profondo,
I rami spuntano da me come braccia.
Sei albero,
Sei muschio,
Sei violette trascorse dal vento –
Creatura – alta tanto – tu sei,
E tutto questo è follia al mondo.
A girl
The tree has entered my hands,
The sap has ascended my arms,
The tree has grown in my breast-
Downward,
The branches grow out of me, like arms.
Tree you are,
Moss you are,
You are violets with wind above them.
A child – so high – you are,
And all this is folly to the world.