Un altro grande tema sul quale mi capita spesso di riflettere è la Felicità e ultimamente mi è capitata sottomano una bella e breve poesia di Trilussa. Tra gli insegnamenti che purtroppo ho appreso in età avanzata nel corso della mia vita è che esiste un’enorme differenza tra accontentarsi e cogliere la felicità racchiusa nelle piccole cosa dell’esistenza. Per lungo tempo ho creduto che sarei stata felice solo dopo aver raggiunto quello che desideravo in un determinato momento, ma ogni volta che raggiungevo l’obiettivo la felicità era da qualche altra parte. Da anni, invece, ho compreso intimamente che la felicità la posso trovare quasi ogni giorno e ciclicamente faccio l’esercizio di annotare su un bigliettino la cosa che mi ha reso felice durante la giornata. Spesso apro il barattolo dove conservo i bigliettini e la cosa che mi colpisce è che in molti di quei biglietti si trovano riportate le risate dei bimbi che conosco. Le risate dei bambini sono in assoluto la fonte primaria dei miei piccoli momenti di felicità.
C’è un’ape che se posa
su un bottone de rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.
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