Ho scoperto le poesie di Nazim Hikmet attraverso uno dei film di Ferzan Ozpetek, che per anni è stato uno i miei registi preferiti. A breve tornerò a rivedere il mare; trascorrere il mese di agosto nella mia città natale è ormai una tradizione che si è rafforzata dalla nascita della mia nipotina! Quest’anno mi ha persino invitata lei: <<zia, ti invito a fare le vacanza a casa nostra>> mi ha detto! Quando tornerò a rivedere quel panorama che ai tempi in cui era una costante nella vita quotidiana non mi faceva nessun effetto e da qualche anno mi lascia sempre più a bocca aperta, parlerò col mio mare. E forse, prima di ritornare nella mia casa in collina mi ricorderò di recitargli questa meravigliosa poesia di Hikmet: Arrivederci fratello mare.
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ del tuo sale azzurro
un po’ della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.