Il 25 novembre di cinque anni fa nella mia vita accadevano due cose molto emozionanti! Quest’anno nuovamente un’emozione fortissima mi ha invaso il cuore e non potevo non accorgermi che ricorreva in una giornata così significativa! Dal 25 novembre 1999 è stata istituita la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, un tema a me molto, molto caro. In questa giornata in cui vivevo la mia grande emozione, qualcosa che aspettavo da tempo, la mia prima passeggiata a cavallo fuori dal centro di equitazione, mi sono chiesta cosa accadeva, proprio oggi, a tutte le donne che continuano a essere vittime di violenza. In questi tempi in cui l’unica cosa degna di importanza, tutti gli interessi e tutta l’attenzione sono rivolti al CoViD19 mi è sembrato importante rivolgermi agli uomini, a tutti gli uomini. Ho deciso di farlo attraverso un sonetto di William Shakespeare, In piedi signori, davanti a una donna.
In piedi, Signori, davanti a una Donna
per tutte le violenze consumate su di lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le sue ali che avete tarpato,
per tutto questo:
in piedi, signori, davanti ad una Donna!
E se ancora non vi bastasse,
alzatevi in piedi ogni volta che lei vi guarda l’anima
perché lei la sa vedere
perché lei sa farla cantare.
In piedi, sempre in piedi,
quando lei entra nella stanza e tutto risuona d’amore
quando lei vi accarezza una lacrima,
come se foste suo figlio!
Quando se ne sta zitta
nasconde nel suo dolore
la sua voglia terribile di volare.
Non cercate di consolarla
quando tutto crolla attorno a lei.
No, basta soltanto che vi sediate accanto a lei,
e che aspettiate che il suo cuore plachi il battito
che il mondo torni tranquillo a girare
e allora vedrete che sarà lei la prima
ad allungarvi una mano e ad alzarvi da terra,
innalzandovi verso il cielo
verso quel cielo immenso
a cui appartiene la sua anima
e dal quale voi non la strapperete mai
per questo in piedi
in piedi
davanti a una donna.
For all the violence imposed on her
For all the humiliation she has suffered
For her body that you have taken advantage of
For her intelligence that you have stepped
For the ignorance which you have left her in
For the freedom you have denied her
For the mouth you shut, and for the wings you clipped
Stand Gentlemen in front of a Woman.
And this is not enough, bow every time she looks at your soul
Because she knows how to see it
Because she knows how to make it to sing
Stand, Gentlemen, whenever she caresses your hand
Every time she dries your tears, as if you
were one of her children,
and when she waits for you, even if she would like to run
Stand, and remain standing my friends,
When she enters the room singing of love
and when she hides her pain and her loneliness
while having the terrible need to be loved.
Do not try to reach out to help her
when she collapses under the weight of the world
She does not need your pity.
She needs you to sit on the ground beside her
and wait for the beat of her heart eases and
her fear disappears, and the world
continues to turn quiet.
She is the first to stand and to give a hand to pull yourself up
and bring you closer to the sky,
high in the sky, where her soul lives
and where, Gentlemen,
you will never tear off her from.